Bisognerebbe proprio avere una biblioteca culinaria in casa! Tra i libri che non dovrebbero assolutamente mancare c'è il “De Gustibus...IV passi nella storia con la Nutrizionista, la Dieta dell'antica Roma”. Se poi a scriverlo è proprio una Nutrizionista, state sicuri che l'ulteriore vantaggio nel leggerlo è che è leggero, non ha calorie, non ingrassa e, come suggerisce il segnalibro contenuto al suo interno: “Si può gustare in un solo boccone!”
Albert Einstein affermava: “la logica ti porta da A a B, ma l'immaginazione ti porta ovunque”. Così, seguendo questo principio, l'autrice nel suo libro si trova a viaggiare indietro nel tempo, nella Città Eterna, la Roma del II secolo d.C. trascorrendo un'intera giornata alimentare in compagnia del personaggio immaginario, tale Flavia Decima.
Seguendo le due protagoniste, si potranno scoprire
aspetti insoliti della quotidianità gastronomica del tempo restando
a volte sorpresi per il fatto che il modo di alimentarsi degli antichi Romani,
pur presentando diversità spesso bizzarre, può fornire spunti
interessanti per la nostra alimentazione.
Un cibo, il Gladiator,
ideato dalla Nutrizionista con gli stessi ingredienti presenti sulla tavola
di Flavia Decima, ed una dieta particolare per lei elaborata, conclude questo
viaggio a ritroso nel tempo.
È certamente un'insolita lettura
che, grazie a inaspettate similitudini tra antico e moderno, curiosità
e rivelazioni, farà trascorrere momenti molto piacevoli.
Se desideri ordinare il libro clicca sull'icona:
Anteprima del libro on line
Clicca sulla copertina per sfogliare un estratto del
libro.
Buona lettura!
Articolo a cura di:
San Benedetto del Tronto | Si parla tanto di cucina di questi
tempi, tutti amano il buon cibo, soprattutto quando è già
cotto, servito e gustato in buona compagnia. Cambiano i modi, i tempi,
ma non cambia la tradizione del mangiare con gusto.
27/01/2018
Tradizione che per noi italiani è sempre
stata di fondamentale importanza e ce ne accorgiamo in particolar modo
quando siamo costretti a limitarci. Sarà per questo che pur in
presenza di numerosi chili in sovrappeso, cerchiamo di evitare di interpellare
professionisti della nutrizione e per lo più ci affidiamo al “fai
da te”.
Eppure i nutrizionisti sono medici preparati che hanno
le competenze giuste per affrontare questi problemi e trasmetterci le
conoscenze utili ad assumere stili alimentari di vita corretti. Quelli
che oltre a fare il loro lavoro riescono a non perdere la passione per
la materia sono come sempre i migliori.
Ho conosciuto la dott.ssa
Maria Lucia Gaetani qualche anno fa in occasione della
pubblicazione del libro edito per l'ass. cult. I Luoghi della Scrittura
che si intitolava “Racconti con gusto”. Simpatica,
graziosa, brillante, mi raccontò del suo interesse letterario
nei confronti del cibo a corollario di una grande passione con la quale
portava avanti il suo lavoro di nutrizionista.
Quando qualche settimana
fa mi ha chiesto qualche consiglio per la pubblicazione di un libro,
questa volta scritto da lei e poi mi ha fatto omaggio di una copia,
sono stata ben felice di leggerlo e di sapere che questo suo progetto
era già stato apprezzato e premiato allo scorso Expo di Milano.
Già, perché la dottoressa Gaetani è riuscita a
parlare di nutrizione da un punto di vista culturale con la leggerezza
di chi conosce talmente bene la materia da potersi permettere di catapultarti
e coinvolgerti nella storia con la massima semplicità. Il libro
si chiama “DE GUSTIBUS la dieta dell'antica Roma... IV passi
nella Storia con la Nutrizionista” e la grande idea che le
ha fatto vincere il concorso all'Expo è stata quella di ideare
un'elegante borsetta, con al suo interno il libro “De
Gustibus”, da fornire ai turisti interessati alla cultura
alimentare dei nostri luoghi nazionali più belli. Il progetto
della Roman Bag e del libro é partito ambientato nell'antica
Roma (ma potrà essere esteso ad altre città) con una guida
locale di nome Flavia Decima che conduce il lettore a curiosare negli
usi e costumi alimentari dei romani nei primi secoli d.c. I cibi, le
cotture, la conservazione, le ricette, le spezie, gli usi e i costumi
dei nostri avi a tavola e tante tante curiosità.
Citazioni
da famosi testi classici dell'epoca e nomi di cibi latini stuzzicano
la voglia di conoscere le origini delle preparazioni che, con qualche
rielaborazione portiamo a tavola anche noi. Gli antichi romani non avevano
tutte le comodità di oggi per conservare e preparare i cibi,
però sapevano ingegnarsi e gli chef dell'epoca erano capaci di
presentare piatti di grande attrattiva scenografica.
Naturalmente,
nel racconto, la nostra nutrizionista non manca di segnalare che anche
allora, soprattutto nelle classi più agiate, esisteva già
il problema del sovrappeso e ci fornisce ricette e consigli per far
buon uso delle esperienze passate. Di curiosità ne trovate tante
ma lascia alquanto perplessi sapere che i gladiatori non erano così
asciutti e muscolosi come ci ha sempre mostrato il cinema, mangiavano
poca carne e molta verdura e avevano bisogno di uno spesso strato di
ciccia per ammortizzare botte e ferite da taglio. Si potrebbe concludere
in bellezza con un buon bicchiere di vino, ma se dai romani del tempo
questa bevanda era comunque molto apprezzata, a noi credo farebbe ribrezzo,
pensate che per renderla piacevole al palato (la vinificazione era alquanto
rudimentale) venivano aggiunte acqua di mare, aceto, miele e aromi vari.
È sempre il caso di dire “De gustibus...”
Ho volutamente evitato di classificare frutta e verdura in categorie, dividendole semplicemente come vegetali primaverili, estivi, autunnali ed invernali in quanto parti di piante erbacee mangiate dagli esseri umani, intere o in parte.
Details»La Roman Bag unisce in un unico progetto rivolto al turista che visita il nostro paese i tre punti forza, eccellenze degli italiani: alimentazione, arte e cultura.
Details»Chi mi chiede una consulenza nutrizionale, deve sapere che l'obiettivo da raggiungere insieme non è soltanto quello di perdere peso, ma soprattutto quello di IMPARARE A MANGIARE CORRETTAMENTE...
Details»